Stelvio international 2012 - Motodipendenti Serravalle Sesia

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Stelvio international 2012

Diari di viaggio > 2012
36° Stelvio International Metzeler
30 giugno - 01 luglio 2012

Come promesso un anno fa, eccoci ancora qui a Sondalo per partecipare ad uno dei raduni più conosciuti ed apprezzati d'Europa: lo Stelvio International è giunto quest'anno alla sua 36ima edizione e viene per l'occasione sponsorizzato da Metzeler (nota marca di pneumatici per moto), a conferma della rilevanza dell'evento. Ma partiamo dal principio perché, come ormai ben sapete, per raggiungere il motoraduno noi Motodipendenti programmiamo sempre un motogiro che si snoda tra le Alpi alla scoperta di luoghi ancora sconosciuti.
Sabato 30 mattina partiamo di buon ora (l'orologio indica le 05,50!) in direzione del Passo del Sempione, il primo di una lunga serie (…..mslm). Siamo un bel gruppetto formato da 9 moto stracariche con due zavorrine al seguito nella veste di reporter ufficiali. Il tempo non sembra promettere bene ma fortunatamente, nebbione a parte, ci risparmiamo una bella lavata!!!
Verso le 07,30 ci siamo già lasciati il Sempione alle nostre spalle. Arriviamo così in terra elvetica dove, passata Briga, puntiamo verso Gletsch. La vista del bivio che separa il Grimsel dal Furka è a dir poco esaltante. Noi proseguiamo verso destra imboccando la salita del Furkapass (….mslm) dove, giunti in vetta, ci concediamo una piccola pausa per scattare alcune foto alle marmotte attirate dai turisti e riposarci un po'; visto il viaggio che ci attende meglio prendersela con calma...!
La giornata è stupenda e la temperatura gradevole rendono la guida molto piacevole.
Valicato anche questo passo iniziamo la discesa verso Andermatt dove, ci rifermeremo per fare rifornimento. Dopo tante curve qualche moto inizia ad aver sete. Purtroppo, arrivata l'ora di ripartire, qualcuno si distrae e, mentre noi svoltiamo ad un incrocio, tira dritto perdendosi.
Arrivati in vetta all'ennesimo valico quindi, decidiamo di fermarci ancora un po' nell'attesa del suo ritorno, approfittandone per ammirare il panorama offerto dall' Oberalppass (2046 mslm) con il suo strano faro rosso.
Finalmente, dopo circa tre quarti d'ora d'attesa, ricompattiamo il gruppo e riprendiamo la strada e le curve dirigendoci verso Chur. Lungo il tragitto attraversiamo cittadine molto caratteristiche, tipiche case in legno ornate da splendidi balconi fioriti e chiesette dallo stile molto particolare.
La strada scorre veloce sotto le nostre ruote e, nonostante il ritardo accumulato, raggiungiamo Chur in tempo per pranzo. Trovandoci ancora in Svizzera tedesca però, optiamo per fermarci a mangiare un panino da San Mc Donald's, protettore dei viaggiatori affamati.
Dopo esserci veramente riposati e aver messo qualcosa sotto i denti, visto che abbiamo ancora molti chilometri davanti a noi, riprendiamo la marcia diretti all'ennesimo passo della giornata.
Molto più facile e meno impegnativo dei precedenti, il Julierpass (2284 mslm) ci porta direttamente a Silvaplana da dove proseguiremo verso St. Moritz. Da qui in poi la strada la conosciamo bene, superato l'aristocratico paesino sulle sponde dell'omonimo lago, arriviamo a Pontresina dove, per oggi, affronteremo l'ultima fatica: il Bernina (2323 mslm).
La stanchezza inizia a farsi sentire sia su di noi che sulle moto. A pochi chilometri dall'arrivo, infatti, iniziano i primi segni di cedimento dei mezzi, per fortuna nulla che non si possa risolvere con una bella spinta (peccato sia sempre la solita!!!...ah ste Honda). Proseguiamo e, superate le gallerie, la vista di Sondalo ci rincuora, finalmente dopo ben oltre 450 km siamo arrivati al raduno. Accaldati e sopratutto affamati, in breve sbrighiamo le iscrizioni e piazziamo il campo per la notte. Qualcuno trova anche il tempo (beati loro!!!) di fare anche un puccino nel fiume che, visto il caldo, non è male.
Come prima cosa dobbiamo cenare e non c'è nulla di meglio di un bel piatto di pizzoccheri ed una birra rinfrescante. Iniziamo così, stanchi sì ma belli carichi, a goderci la festa. Iniziamo a fare un giro per il raduno, le moto sono parcheggiate ovunque, affiancate l'una all'altra senza distinzione di sorta. Il popolo dello Stelvio è così, non importa che tu sia un BMWista dal casco agli stivali col Gs, un barbuto vecchietto tatuato con l'HD super rumorosa, un 15enne con lo scooter o il ducatista più accanito con la Panigale, qui tutti vivono per tre giorni a stretto contatto.
È bellissimo vedere così tanta gente, così diversa, condividere la stessa passione.
Quando cala la notte si accendono le luci, si tolgono gli scarichi e ci si prepara per lo spettacolo più bello della serata. Centinaia di moto si accalcano sul ponte circondati dalla folla, tra gas di scarico e fumo di gomma bruciata (lo sponsor non è scelto a caso!!!), pronti a scattare lungo le vie del paese per lo spettacolare “Milleluci”. Qui dove, per una sera, non vigono regole tranne il buon senso e l'intelligenza di ciascuno, si crea un' atmosfera unica ed esaltante. A tanti potrà sembrare solo un gran casino, ma per chi ama la moto è pura euforia.
Terminata la parata ormai è notte inoltrata e per noi è giunta l'ora di tornare alle nostre tende a riposare, domani ci attende ancora un lungo viaggio per il rientro.
Durante la notte, le tirate al limitatore di alcuni irriducibili, ci tengono compagnia sino alle prime ore del mattino. Siamo talmente stanchi che però, dopo poco, non ci facciamo nemmeno più caso e la sveglia arriva in fretta. Ancora assonnati e un po' doloranti ( i tappetini non ne volevano sapere di restare gonfi!!!) smontiamo le tende e carichiamo le moto. Per evitare la ressa di gente che salirà al passo, partiamo di buon ora e alle 8 siamo già seduti a far colazione a 2758 m di altitudine.
Come ogni anno la strada ci regala sensazioni bellissime in più, grazie al Giro d'Italia, quest'anno è resa ancor più sicura dall'asfalto nuovo e dalle gallerie illuminate. Immancabile prima di ripartire la foto con l'indicazione del Passo dello Stelvio, a conferma dell'impresa.
Nonostante il vento che rende difficoltosa la marcia, scendiamo il crinale con semplicità dato anche lo scarso traffico presente vista l'ora.
Visto il successo riscosso l'anno scorso, anche per questa volta riproponiamo per il rientro un giro in Val Venosta con salita al Passo Resia (1508 mslm), famoso per il campanile sommerso nel lago a causa di uno sbarramento artificiale. Anche oggi la giornata è calda e soleggiata e ci permette di ammirare, durante la guida, stupendi paesaggi. Anche la strada, larga e molto divertente da guidare dà quel tocco in più a quello che ci circonda. Transitiamo per un breve tratto in Austria, nei pressi di Nauders, per poi tornare in Svizzera e dirigerci verso St. Moritz. Il vento torna a farci compagnia e guidare diventa a tratti veramente difficile, ne approfittiamo quindi per fermarci a mangiare un panino e riposarci un pochino.
Rimettiamo le ruote in strada con un po' di fatica (sdraiati sull'erba si stava divinamente) e superato nuovamente il lago a Silvaplana ci apprestiamo a scendere su uno dei tratti più belli di tutto il viaggio di ritorno, la discesa dal Maloja (1815 mslm). Da qui puntiamo verso Chiavenna dove ci fermiamo ancora per un caffè (fatto come si deve!!) prima di decidere su che sponda del lago di Como passare. Tutto, da qui in poi, dipenderà dal traffico che incontreremo. Non impieghiamo molto in effetti per perderci di vista, il traffico è veramente intenso e, a moto cariche, si incontrano non poche difficoltà e dileguarsi nelle colonne. Giunti a Milano comunque la situazione migliora radicalmente e senza troppe difficoltà arriviamo a casa.
Anche per quest'anno è andata, abbiamo percorso all'incirca 930 km in due giorni su strade tutte curve valicando numerosi passi alpini ad altezze, alcuni, superiori i 2000 m, il tutto per vivere un' esperienza che si ripete in modo unico ad ogni anno. E visto che non c'è due senza tre, non ci resta che ritrovarci ancora qui per la prossima edizione 2013, diventando così ufficilamente Amici dello Stelvio.

Ilena Costantini
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